Luigi Vito, l’artigiano dell’intreccio

Luigi Vito, l’artigiano dell’intreccio

Non c’è nulla che non sappia realizzare con la giusta pianta, ramo o fronda. Sedie, cesti, fiaschi, lampade, borse, sporte. Ad ogni uso il suo giusto arbusto o canna o salice, opportunamente pelato, essiccato, piegato, lavorato. Materiali diversi, con forze e consistenze diverse intrecciati, filati, arrotolati con arte per sostituire, come si faceva una volta, tutti quei materiali plastici che hanno poca vita utile e una vita eterna nello smaltimento. Senza nemmeno dimenticare la nota artistica, visto che Luigi aggiunge sempre anche un ramo di sfumatura diversa, per non rinunciare ai decori e al colore. Dopo una vita da emigrante in Canada e in Germania, il sig. Vito è tornato a San Lorenzo Bellizzi, dove insieme alla figlia Maria Elisa accoglie gli ospiti nella lussureggiante fattoria, all’ombra di enormi alberi da frutto, sotto cui accarezzare caprette e conigli, galline faraone e porcellini, aspettando di imparare tutti i segreti dell’arte antica dell’intreccio.

Il Buco: San Lorenzo nel Cinema

Il Buco: San Lorenzo nel Cinema

A San Lorenzo Bellizzi è stato girato il film "Il Buco" di Michelangelo Frammartino, in concorso nel 2021 alla Biennale di Venezia dove ha ottenuto un Premio Speciale della Giuria e che ha vinto il Premio per il Miglior Sonoro in presa diretta ai Nastri d’Argento e all’European Film Awards 2022.

Il pittore che non doveva esserlo

Il pittore che non doveva esserlo

Artista, pittore, esperto e cultore del territorio, Lorenzo in realtà è il dottor Gugliotta, medico di professione in valle, sino a quando non è riuscito a ritirarsi nel suo amato paese di sassi e pietra. Perché lui l’artista proprio non lo doveva fare. A soli 6 anni, il suo maestro, vedendo un suo schizzo a mano, così lontano dalle forme di geometria che stava studiando, esordì: “di sicuro non sarai mai un pittore”. Ed ecco che questo bimbo testardo, che la famiglia avviò agli studi classici e poi alla facoltà di medicina, continuò imperterrito da autodidatta a disegnare paesaggi, alberi, fiori e soprattutto pietre. Sassi, massi, scogli, rocce e frane. Perché l’impatto di dover abbandonare il paese per il rischio idrogeologico ha segnato la percezione di un’intera generazione di abitanti. Ora tutto il paese è disseminato dei suoi quadri, dipinti sui materiali meno nobili: carta del pane, tegole, muretti, pezzi di legno. I suoi disegni raccontano la storia del…

Chiedi a Salvatore

Chiedi a Salvatore

“Chiedi a Salvatore”. Quando c’è da scovare un sentiero dimenticato. Quando bisogna ricordare un gioco che si faceva da bambini tra i vicoli. Quando bisogna sapere se il forno ha ancora pane appena sfornato. Quando ci si chiede se le greggi hanno appena fatto i capretti. Ma anche ovviamente per farsi accompagnare alle grotte archeologiche o sui sentieri per le e-bike. Guida locale ed intagliatore del legno, Salvatore Restieri è un riferimento sul territorio, oltre i luoghi comuni di accompagnatore turistico.