Luigi Vito, l’artigiano dell’intreccio
Non c’è nulla che non sappia realizzare con la giusta pianta, ramo o fronda. Sedie, cesti, fiaschi, lampade, borse, sporte. Ad ogni uso il suo giusto arbusto o canna o salice, opportunamente pelato, essiccato, piegato, lavorato. Materiali diversi, con forze e consistenze diverse intrecciati, filati, arrotolati con arte per sostituire, come si faceva una volta, tutti quei materiali plastici che hanno poca vita utile e una vita eterna nello smaltimento. Senza nemmeno dimenticare la nota artistica, visto che Luigi aggiunge sempre anche un ramo di sfumatura diversa, per non rinunciare ai decori e al colore. Dopo una vita da emigrante in Canada e in Germania, il sig. Vito è tornato a San Lorenzo Bellizzi, dove insieme alla figlia Maria Elisa accoglie gli ospiti nella lussureggiante fattoria, all’ombra di enormi alberi da frutto, sotto cui accarezzare caprette e conigli, galline faraone e porcellini, aspettando di imparare tutti i segreti dell’arte antica dell’intreccio.